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Protesta pro Palestina in Consiglio comunale a Ferrara, faccia a faccia con il sindaco Fabbri: “Mani sporche di sangue”

Protesta pro Palestina in Consiglio comunale a Ferrara, faccia a faccia con il sindaco Fabbri: “Mani sporche di sangue”

L’accusa dei manifestanti: “Restate complici del genocidio”. Fabbri: “Vergognatevi voi, siete dei filo terroristi” e arriva la Polizia

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Ferrara In Consiglio comunale a Ferrara si discute l’ultimo ordine del giorno e vengono presentate tre mozioni su un unico tema: il riconoscimento dello Stato di Palestina. Illustrano Marzia Marchi (M5s), Massimo Buriani (Pd), anche a nome dei gruppi La Comune e Civica Anselmo, Iolanda Madeo (FdI), anche per la Civica Fabbri, Lega e Forza Italia. Il presidente del Consiglio comunale, Federico Soffritti, concede la parola all’assessora Francesca Savini e dai banchi del pubblico scoppia la protesta. Un gruppo di persone entrato anticipatamente, proprio in attesa di quel momento, espone bandiere della Palestina, lo striscione “Restate complici del genocidio”, i cartelli “I governi tacciono, Gaza muore” e si alzano i cori: “Vergogna”, “Siete voi i terroristi”, “Assassini”. A quel punto prende la parola il sindaco Alan Fabbri, entrato in aula proprio per presiedere all’ultima fase del consesso, che risponde a gran voce: “Vergognatevi voi, siete dei filo-terroristi”.

Arriva la Polizia, che strappa lo striscione ai manifestanti. A quel punto Fabbri si avvicina alle sedute e un esponente del gruppo di protesta scende per il faccia a faccia: “Stringi la mano ad un assassino, l’altro giorno sono morti 200 bambini e tu con che faccia vieni qua a parlare di Palestina – è l’accusa nei confronti del sindaco, che non è nuovo a ricevere questi attacchi. “Siete in un’assise democratica, dovete rispettare il Consiglio comunale – afferma Fabbri –. Non sapete cosa dite quando dite  “Hai le mani sporche di sangue””. E ancora l’accusa: “Come fai a professarti fratello dei palestinesi, senza spendere una parola per i palestinesi uccisi, dando la mano all’ambasciatore israeliano”. “Dai, puoi dire quello che vuoi – ribatte il sindaco –, sei un cittadino del mondo”, mentre i vigili accompagnano fuori dall’aula i manifestanti.  "Rispettate la democrazia e ascoltate il Consiglio comunale altrimenti state fuori”, continua Fabbri ricevendo tanto gli applausi dei consiglieri di maggioranza quanto i rimproveri da parte del consigliere del Pd Enrico Segala. Non si vota nulla e il presidente Soffritti proclama conclusa la seduta.

“Questa è la moderazione di chi vuole insegnare agli altri i valori della democrazia e della pace – è stato il commento a caldo del sindaco Alan Fabbri, che, insieme a tutti gli altri membri del Consiglio comunale, è stato interrotto – Lo trovo un fatto estremamente vergognoso. I primi a non rispettare i valori democratici di questo Paese, come lo è l’assise di una seduta in Consiglio Comunale, è proprio chi si professa difensore dei valori di democrazia e di pace globale”.

«Non posso che rammaricarmi e provare dolore per quanto è appena accaduto all’interno della Sala Consigliare del Comune di Ferrara – ha detto Fabio Anselmo – Mentre si stavano discutendo le mozioni avente ad oggetto la questione Palestinese, alcuni ragazzi che erano presenti in aula e assistevano alla discussione, sono intervenuti urlando nei confronti dei Consiglieri che stavano discutendo le mozioni all’ordine del Giorno, a mio avviso senza alcun motivo rispetto a quanto stava accadendo in quel momento. Il Presidente del Consiglio Comunale è stato costretto ad interrompere l’attività consigliare. E’ andato inscena, a mio avviso, uno spettacolo surreale dove il Sindaco ha abbandonato il suo posto per andare verso quei ragazzi attraversando la sala. Ovviamente come era prevedibile le urla sono continuate e lo scontro verbale è stato particolarmente acceso. Il sindaco nel retrocedere nuovamente verso l’uscita dell’aula ha apostrofato noi consiglieri dell’opposizione rivolgendosi in particolare al consigliere Segala, definendoci complici di questa interruzione. E’ inutile dire che non posso non stigmatizzare il comportamento di quei ragazzi perché non solo è controproducente ma anche irrispettoso nei confronti delle Istituzioni. Il dramma della Palestina merita maggiore rispetto. Spero che il Sindaco Alan Fabbri si scusi con noi e con tutti i cittadini di Ferrara. Comprendo il senso di frustrazione e di disperazione che possono provare quei ragazzi, ma non si fa così».